07 Agosto 2019
Parto di buon’ora dalla foresteria del parco proseguendo la salita verso il Valico delle Capannelle. L’aria mattutina è fresca e permette di proseguire nella salita senza troppe difficoltà.
La SS80 si conferma anche oggi come si era presentata nella giornata di ieri: un’ampia strada ben tenuta, con pochissimo traffico e gallerie ben illuminate.
La vallata è ricca di infrastrutture che consentono la generazione di energia idroelettrica.
Pian piano, salendo, la vegetazione comincia a diventare quella tipica delle alture del Massiccio del Gran Sasso. Il paesaggio è spettacolare ed è praticamente impossibile non fermarsi spesso per fare foto!
Perso tra l’ammirare il panorama e il fare fotografie non mi accorgo nemmeno di essere giunto ormai al Passo delle Capannelle…
Da qui parte la ripida discesa verso la valle dove risiede l’Aquila. Dato il pochissimo traffico e la bellezza della strada, la discesa risulta decisamente veloce e soprattutto divertente… Il traffico inizia ad aumentare solo quando arrivo al fondovalle.
Abbandono subito la SS80, addentrandomi in stradine secondarie per giungere agli scavi archeologici della città Sabina di Amiternum: l’antica città si presenta dalla strada mostrando le rovine dell’anfiteatro molto ben conservato
Dal sito archeologico proseguo quindi alla volta della città dell’Aquila percorrendo stradine e ciclabili che mi portano alla periferia della città. Nei giorni scorsi avevo disegnato una traccia generica che passasse per il centro storico della città: questa mi ha portato senza volere nel bel mezzo della zona rossa! Il centro storico dell’Aquila devastato dal terremoto di ormai 10 anni fa è ancora un immenso cantiere con ancora numerose case con le macerie e le masserizie abbandonate.
Tuttavia proseguendo mi rendo conto che comunque è stato fatto un gran lavoro nel preservare e ripristinare parte del centro storico della città:
In particolare, un grande lavoro è stato fatto per la Basilica di San Bernardino (che ospita appunto la tomba del Santo):
E per la bellissima Basilica di Santa Maria di Collemaggio:
E’ ora di lasciarsi alle spalle la città e proseguire verso la destinazione della giornata: purtroppo realizzo che la traccia che avevo disegnato, che mi avrebbe permesso di uscire dalla città senza passare da strade principali, in realtà passa per proprietà private o per stradine in mezzo alle sterpaglie. Questo mi comporta il dover ricorre a strade a percorrenza a più alta densità di autovetture: se a questo ci aggiungiamo la caldazza imperante e la fame lupina, è facile immaginare come abbia reagito alla vista di un ristorante aperto nel mezzo del nulla… Purtroppo la foto non può rendere la voracità con cui ho affrontato il piatto e la birrozza….
Una volta rifocillato il corpo (e lo spirito) riprendo la strada che dopo un breve tratto si ricongiunge al percorso pianificato: una strada secondaria con tratti più o meno impervi che mi permettono di raggiungere Barisciano. La strada che percorro alterna tratti splendidamente asfaltati ad altri che assomigliano molto al greto di un torrente;
La calura del fondovalle si fa decisamente sentire, alleviata solo un poco dalla presenza delle fontane nei paesi che attraverso.
Dal comune di Barisciano, la strada comincia a salire verso il paese di Santo Stefano di Sessanio che sarà la meta della giornata. Man mano che la strada sale la vegetazione ritorna a diradarsi diventando quella brulla tipica delle montagne del Gran Sasso. Non manca tuttavia la classica oasi nel mezzo del nulla con tanto di fontanone/abbeveratoio per gli animali! La presenza di numerose vespe non ha sicuramente frenato il mio desiderio di refrigerio…
Il mio letterale bagno nell’abbeveratoio è interrotto dall’arrivo di una coppia di turisti svizzeri che, per quanto intimoriti dalla scena cui hanno assistito, non esitano ad inondarmi di domande riguardo al giro che sto effettuando. Riprendo quindi la salita e di lì a breve scollino per arrivare, dopo una breve discesa, a Santo Stefano di Sessanio. Svolte le impellenze burocratiche presso il B&B dove trascorrerò la notte, mi avvio all’esplorazione del paesello arroccato sul fianco della collina.
Dopo una cena a lume di candela in compagnia della mia fedele reflex, riprendo il cammino verso il B&B ripensando alla varietà di sensazioni ed emozioni che questa giornata mi ha regalato.
Il viaggio in bici consente a mio vedere di vivere moto più intimamente i posti che si visitano e, saranno forse le endorfine, le emozioni e le sensazioni che mi sta dando questo miniviaggio scaldano il cuore.
Distanza: 74.14Km (153,03km Totali)
Dislivello: 1584mt (3223mt Totali)