E’ fine Dicembre e, nel bel mezzo dei bagordi natalizi (nella mia famiglia si parte il 23…), comincia a farsi strada una sensazione, ormai familiare, che parte dalla necessità di far girare le gambe e di provare l’emozione di esplorare il mondo… Ormai son quasi 2 mesi che, tolti i consueti ritorni da lavoro, non faccio un bel giro in santa pace per i dintorni di casa.
Il percorso che mi balza alla mente è tracciato da tempo su RideWithGPS piattaforma che prediligo per la pianificazione di tutti miei giri più o meno lunghi. La traccia prevede la partenza da Lecco, fare buona parte della Valsassina, salire al Passo Agueglio, attraversare il Lago di Como e giungere a Lugano… il tutto in 86 comodi chilometri per circa 2000 metri di dislivello…
Complice in prepotente anticiclone post natalizio decido di fissare la partenza per il 27 Dicembre: le previsioni danno nel triangolo lariano coperto la mattina e schiarite importanti nel corso della giornata. La partenza è con uno dei primi treni che partono per la Valtellina dalla Stazione Centrale di Milano.
Arrivo a Lecco con temperature di poco superiori allo zero, tuttavia non appena inizio a salire urge iniziare a scoprirsi per non dover sudare nonstante il cielo coperto.
Purtroppo da Ballabio attraverso il Colle del Balisio e fino a praticamente Introbio non esiste una ciclabile e occorre condividere il traffico con le auto e i mezzi pesanti; per fortuna il traffico è abbastanza contenuto.
Da Introbio inizia l’agevole ciclopedonale della Valsassina che percorrerò fino a Prato San Pietro; dalla ciclopedonale è possibile ammirare la Grigna Settentrionale e la Cascata dello Sprizzotolo.
Una volta lasciata la ciclopedonale inbocco una strada che in leggera salita mi porta al paese di Parlasco: questo è famoso per le pitture murali che lo decorano:
Da Parlasco inizia la salita vera e propria verso il Passo Agueglio: la salita raggiunge in alcuni punti pendenze a doppia cifra senza però essere eccessivamente ripida. Decido di percorrerla proprio perchè, come da previsioni meteo, il cielo inizia ad aprirsi e la strada offre eccezionali panorami sul Lago di Como:
La vista dal passo è semplicemente incredibile:
Da qui inizia la ripida discesa fino a Varenna da dove prenderò poi il traghetto per Menaggio. Nonostante il sole la discesa a 50-60 chilometri orari pone non pochi problemi di riscaldamento e una costante attenzione per i rivoli d’acqua ghiacciati che attraversano la strada. La traversata del lago è un’altra chicca in questo bellissimo giro:
A Menaggio c’è l’inizio del tracciato della vecchia ferrovia che porta fino a Porlezza, trasformato in una splendida ciclabile; la ciclabile costeggia poi il Lago di Piano per arrivare fino al lungolago di Porlezza.
Una volta imboccata la vecchia strada regina lungo il lago, riesco poi ad evitare la strada statale che porta al confine percorrendo tratti in singletrack e stradine parallele alla strada principale.
Appena passato il confine, nel paese di Gandria, percorro il Sentiero dell’olivo: soprattutto a Gandria però la presenza di numerosi tratti scalinati mi costringono a prendere la bici in spalla e percorrerlo a piedi (si tratta comunque di circa mezzo km…). Gli scorci meritano la fatica:
A questo punto ormai sono arrivato a Lugano che attraverso percorrendo il Parco di Villa Ciani con l’immancabile foto al cancello sul lago:
Da qui non resta che inerpicarsi per le vie del centro per raggiungere la stazione e tornare in quel di Milano tramite i puntualissimi (dopotutto siamo in Svizzera eh) TiLo.
Distanza: 84,25km
Dislivello: 2184mt
Lascia un commento